mercoledì 31 agosto 2016

NON ESISTONO PAROLE BELLE PER DESCRIVERE QUANDO UN UMANO STA BENE DA SOLO, COSì IO INVENTO LA "SOLITARIETA'"


E' da tempo che penso che in italiano non esistono parole con carica positiva a descrivere la condizione di star da soli. E' vero, noi umani siamo animali nati per stare in branco, per protezione, per cooperazione, per amore. Crescendo però si sviluppa un diverso approccio con se stessi e ci si stanca di dover fare coincidere il proprio campo energetico con quello degli altri. Così si apre lo spazio interiore e ci si abbandona alla ricerca di tesori inestimabili nascosti dentro il cuore, Così si scopre che l'amore che avevamo sempre ed inutilmente ricercato fuori, ha un suo preciso linguaggio interiore, e ci impegneremo a imparare una nuova grammatica, quella della solitarietà, il piacere infinito di starsene soli. 
La parola solitudine è ugualmente molto bella, ma ha tantissime sfumature e significati di estraniamento, isolamento, che quando devo descrivere una persona serena ed in pace con se stessa, che non ha bisogno necessariamente di vivere una relazione, non riesco ad usare solitudine. Così ho preso l'aggettivo solitario, che ha comunque un'accezione triste, e da lì mi è venuto spontaneo coniare questo termine, anche se non so in effetti se qualcuno ci abbia pensato prima di me.
Nella solitarietà, cioè nella condizione di star bene e volentieri da soli, vita può assumere un ritmo estremamente amorevole, senza interruzioni, nel costante ascolto del corpo e dei moti dell'animo. Non si tratta di tagliare i ponti con gli altri in senso lato, ma di apprezzare un incontro con noi stessi, senza più metterci in confronto, o camminare ancora sui sentieri delle dipendenze. Arriva un certo momento in cui ci guardiamo intorno e vogliamo profondamente innamorarci della persona più importante della nostra vita, noi stessi. Sarà da questa base che poi potremo attirare una persona risolta che sappia condividere il suo cuore con noi. Ciò accade quando noi siamo perfettamente comodi dentro il nostro cuore, abbiamo accettato le sue luci ed i suoi pesi, abbiamo imparato a liberarcene. Non sto dicendo che non incontreremo la persona migliore per noi finché non saremo guariti dentro. Il fatto è che se vogliamo una relazione totale, è necessario star bene dentro di noi, altrimenti continueremo a proiettare i nostri bisogni fuori.
La solitarietà sdogana tutte le strutture mentali che ci vogliono necessariamente incastrare dentro ruoli sociali. E' una modalità in cui il nostro giudice interiore che ci dice che non siamo abbastanza bravi, buoni o belli per essere felici, si azzera, perché possiamo sentirci poco buoni, bruttini e impacciati ma ci sta più che bene, e faremo con quello che c'è!
Chiunque noi siamo, qualunque cosa stiamo facendo, tutto è perfetto così com'è! Siamo nati per questo.
Stefania Gyan Salila

giovedì 24 marzo 2016

LA COSCIENZA COSMICA - estratto da AUTOBIOGRAFIA DI UNO YOGI di PARAMAHANSA YOGANANDA


"...Nell'antichità, gli yogi scoprirono che il segreto della coscienza cosmica è intimamente legato al controllo del respiro. .... La forza vitale, che normalmente è impegnata a sostenere l'azione del cuore, deve essere liberata dalle sue funzioni inferiori per svolgere attività più elevate, grazie ad un metodo che rallenta e infine arresta le incessanti sollecitazioni del respiro" spiegava Sri Yukteswar ai suoi allievi.
Il kriya yogi dirige mentalmente la propria energia vitale, facendola ruotare verso l'alto e verso il basso, attorno ai sei centri spinali (i plessi midollare, cervicale, dorsale, lombare, sacrale e coccigeo) che corrispondono ai dodici segni astrali dello zodiaco, il simbolico uomo cosmico. ....
L'organismo astrale dell'essere umano, con sei costellazioni interiori (dodici per polarità) che ruotano intorno al sole dell'onnisciente occhio spirituale, è in correlazione con il sole fisico e con i dodici segni dello zodiaco. Tutti gli esseri umani subiscono così l'influenza di un universo interiore e di uno esteriore. 

 PARAMAHANSA YOGANANDA

www.ananda.it

martedì 22 marzo 2016

LA MANIFESTAZIONE DEL RESPIRO DEL CUORE - VIDEOCONFERENZA SU "GRAN CAMBIAMENTO ITALIANO", 22.03.2016



La manifestazione del Respiro del Cuore
Il passaggio dal Fare all'Essere

Ognuno di noi possiede i giusti strumenti per costruire una via interiore verso la serenità e la pace. Acquisire uno stato di calma e di silenzio può essere molto più semplice di quello che si pensa. Durante l'intervista Stefania Marinelli, esperta di Astrologia, Consulente di Aura-Soma e Ricercatrice Spirituale, spiegherà come riuscire a contattare le risorse innate che giacciono dentro di noi, nascoste sotto gli strati del disamore. Partendo da uno stato di irrequietezza e di disagio, si può partire a fare chiarezza per trovare la Voce dell'Angelo che vive in noi, la nostra parte più profonda e luminosa.

Stefania Marinelli nasce a Pesaro nel 1965. Da vent'anni si occupa di Astrologia Intuitiva, una modalità nuova, centrata sul cuore e sul sentire. Grazie ad una forte sensibilità ed empatia, Stefania si allinea con il campo energetico delle persone per aiutarle a trovare le risposte necessarie, mettendo a disposizione le sue conoscenze relative a varie discipline di auto-conoscenza (Sistema Aura-Soma, Calendario delle 13 Lune, Tarocchi Evolutivi). Potete seguirla sul suo blog ashtalan.blogspot.com o sulla Pagina Facebook Stefania Marinelli, dove pubblica quotidianamente l'Oracolo del Calendario delle 13 Lune e settimanalmente l'Astrobollettino. Per contatti diretti: ashtalan@me.com

Stefania Marinelli offre consulenze individuali di Astrologia Intuitiva e di Astrologia Maya, ed anche Consulenze in Aura-Soma, di cui ha conseguito la formazione fino al 3' livello. Per contatti ed appuntamenti: ashtalan@me.com




martedì 26 gennaio 2016

LA MATRICE CREATIVA - COME DIAMO VITA A CIO' CHE DIVENTA ESPERIENZA



Entriamo in un Volo dell'Immaginazione. Sedetevi ed immaginate. Immaginate di riuscire a raggiungere uno stato di quiete assoluto. Davanti a voi si viene a formare uno schermo che però non è piatto, ma ha forma di un tunnel, cavo e profondo, mobile come una camera del vento, le cui pareti sono morbide e permeabili.
Nello stato di quiete che avete raggiunto la vostra mente viaggia e pensa. I pensieri sono come onde con un peso ed una consistenza. Le onde trasmesse dall'attività cerebrale sulle pareti del tunnel imprimono sulla superficie un disegno che piano piano diventa dapprima bidimensionale, poi, spostandosi per la lunghezza del tunnel acquisiscono forza a causa della ripetizione fino a diventare tridimensionali. Quelle immagini diventano la nostra realtà di esperienza.
La vostra mente racchiude convinzioni, credenze, condizionamenti, strutture, concetti, idee, pregiudizi, paure. Queste onde vengono costantemente emanate sullo schermo cavo davanti a voi e imprimono una traccia sulla matrice della vostra realtà. che si viene a creare grazie alla forza che noi diamo alle nostre convinzioni, ai  nostri pensieri ed alle nostre paure. 
Consideriamo che per la maggior parte del tempo non siamo consapevoli di questo traffico interiore a livello cerebrale, che quindi opera nell'inconscio. I nostri pensieri ci dominano, le nostre paure ci limitano, e se non ne siamo consapevoli, essi creano la nostra realtà, ogni singola esperienza.
Ecco perché è importante conoscere bene se stessi ed essere presenti a ciò in cui crediamo, all'idea che abbiamo di noi stessi. 
Quanti di noi stanno cercando il proprio posto nel mondo? Un ruolo? L'amore? I soldi? 
Chiedetevi: che rapporto ho con l'abbondanza?
Quanto mi sento di meritare amore?
Quanto mi amo?
Pochi si fanno queste domande, forse anche perché molti non sanno cosa rispondere. Ma farsi domande è l'inizio del cammino per cominciare a cambiare l'onda che si imprime sulla matrice che crea la realtà.
Intanto iniziamo ad amarci, a scegliere noi stessi, a dire tanti NO terapeutici. Iniziamo a respirare, ad attivare le preziose correnti interiori che ci collegano con la Vita stessa. 
Se può aiutarvi, immaginate di praticare un foro nella diga che avete costruito dentro e immaginate che l'acqua stagnante piano piano esca. Poi respirate con coraggio e guardate come la vita cambia.
Dentro di noi vive una parte dorata, il Sé Superiore, qualcosa di molto prezioso, a rappresentare l'Essenza primigenia che ci abita. Esso è la Fiamma Divina che splende nel Cuore e anima tutto il nostro sistema umano.
Anche il Sé Superiore lavora nell'inconscio e a sua volta emette onde, molto più lente e lievi di quelle prodotte dalla mente. Il fulcro dell'attività di emanazione del Sé Superiore è il disegno dell'Anima. Più siamo consapevoli di chi siamo lungo la Linea del Tempo (passato, presente, futuro), più saremo dentro la nostra missione dell'anima lungo la Linea del Tempo e maggiormente riconosceremo le esperienze di apprendimento. Questo porta ad allinearci con il nostro Progetto Originario, mettendo la mente al servizio del Sé Superiore, così da creare fuori nel mondo una struttura che permetta la manifestazione della nostra maestria, cioè portare nella realtà il Maestro che incarniamo. Perché siamo tutti Maestri, tanto per citare Saint-Germain, e questo è il momento di ricordarselo.
Stefania Gyan Salila